Il gioco d’azzardo nel 1900 venne legalizzato. Oggi è una delle industrie che consegna all’economia italiana un’entrata di 80 miliardi di euro. Ad esempio il vegasplus casino offre tanti metodi di deposito e prelievo.
In Europa non c’è una normativa specifica che regolamenta i servizi di gioco d’azzardo. Autonomia dei Paesi dell’EU nell’organizzazione dei propri servizi nei giochi d’azzardo avendo però l’obbligo di rispettare il TFUE cioè il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Anche se quando si parla di Europa si pensa ad un “stato unico” per l’importanza economica i vari stati sono responsabili per le proprie leggi. Questo è estremamente vero nel gioco d’azzardo in quanto non c’è una legislazione che renda standardizzate scommesse e gioco.
Vera sfida riuscire a rimanere al passo con la legalità del gioco online d’azzardo perché in ogni Paese può variare ciò che è consentito e ciò che non lo è.
Svizzera
In questo Paese il gioco d’azzardo è legale finchè si utilizzano i siti con licenza e con una partenership con un casinò fisico. Per le scommesse sportive sono consentite a patto che siano condotte da una delle due organizzazioni di lotterie.
E’ possibile comprare i biglietti della lotteria, divertirsi con i giochi online e giocare a bingo. Il gioco d’azzardo offre una varietà di opzioni di gioco e per tutti i Cantoni c’è il limite di età fissato ai 18 anni.
Italia
Per l’economia italiana il gioco d’azzardo fornisce 80 miliardi di euro. Legalizzato nel 1900 e nel corso degli anni ci sono state moltissime modifiche alla legislazione. Oggi l’Italia è uno dei paesi dell’Unione Europea con le leggi più moderne e competitive.
Su più versanti la legislazione è stata modificata e questo ha fornito vantaggi importanti alle varie società che li creano. Nel 2007 modifica legge finanziaria per i giochi di abilità con le carte. Nel 2011 hanno trovato legalizzato il poker con veri soldi ed altri interventi per i casinò online.
Nel 2012 c’è la legalizzazione delle slot machine. L’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato o AAMS supervisiona i siti di casinò online e fornisce una licenza. Anche qui in Italia c’è il limite di età che è di 18 anni.
Austria
In questo Paese molte sono le opzioni di scommesse e di giochi online e fisici perché è una nazione favorevole al gioco d’azzardo. Chi vuole giocare sui siti lo può fare in assoluta libertà perché le leggi che lo disciplinano vengono applicate agli operatori che necessitano di licenza.
Difficilissimo poter accedere ai siti che non sono in possesso della licenza. L’età legale in Alta Austria è di 18 anni ma scende a 16 per le lotterie del monopolio.
Francia
Presenti in questo Paese tre aziende che regolamentano il gioco d’azzardo. Per le corse dei cavalli c’è il Pari Mutuel Urbain, per il gioco online d’azzardo c’è ARJEL e per le lotterie e i giochi di scommesse Francaise des Jeux.
Nel 2009 un nuovo disegno di legge su richiesta dell’Unione Europea e dal 2010 tre forme di gioco d’azzardo online sono state legalizzate: scommesse sportive, ippiche e il poker.
ARJEL rilascia le licenze per chi desidera fornire ai residenti in Francia questi servizi. Le licenze che ancora non ci sono riguardano i giochi da casinò, spread betting o exchange betting. Dal 1987 l’età minima è di 18 anni.
Germania
Qui le leggi sono più complesse ed hanno subito dei cambiamenti nel corso degli anni. Nel 2008 la normativa ha bandito qualsiasi forma di scommesse e gioco online lasciando solo le scommesse ippiche che sono differenti da quelle che lo Stato offre.
E’ partita una sfida a questa legislazione da parte dell’European Gaming and Betting Association o EGBA in quanto sostiene che c’è una violazione delle regole dell’Unione Europea. La Corte di Giustizia nel 2010 ha stabilito che l’industria doveva essere liberalizzata e non monopolizzata.
L’Interstate Treat on Gambling è stato introdotto nel 2012 ed ha consentito alcuni dei servizi del gioco d’azzardo da parte delle società private. Tutti gli stati tedeschi hanno implementato l’ISTG tranne uno lo Schleswig Holstein che ha una legislazione ancora più liberale.