Trovare lavoro: le professioni offline e le nuove figure digitali

Trovare lavoro al termine del proprio percorso di studi è senza dubbio l’obiettivo più difficile da raggiungere. Ebbene, spesso a mancare non sono le offerte di lavoro ma le giuste competenze che le aziende richiedono. Il 2020 sarà caratterizzato dalla ricerca di figure professionali di ogni tipo, dalle più tradizionali alle più innovative.

Lavorare nella PA

Sei interessato a partecipare ai prossimi concorsi pubblici 2020? Tanti sono i bandi in uscita per ottenere un posto nella Pubblica Amministrazione, suddivisi per competenze professionali, titolo di studio ottenuto e tipologia di contratto. Un buon modo per essere sempre informati sui concorsi banditi dagli enti pubblici è quello di consultare frequentemente la Gazzetta Ufficiale.

Tra i concorsi più famosi in uscita in primavera troviamo il “Concorsone” promosso dalla sindaca Raggi che darà atto ad un vero e proprio ricambio generazionale di 1500 unità tra i dipendenti dell’amministrazione romana. L’INPS richiederà 2000 nuove unità, l’INAIL 150 unità e MIBACT proporrà un’offerta di 1500 nuovi posti di lavoro. Il mondo della scuola metterà poi a concorso 16mila posti per l’istruzione dell’infanzia e primaria e la Camera dei Deputati indirà un concorso per 300 nuove unità tra consiglieri parlamentari, documentaristi, assistenti parlamentari e segretari parlamentari.

Le professioni offline

Allargando il raggio d’azione, la quota maggiore verrà assorbita nel comparto dei servizi alle imprese, con una richiesta che varierà tra le 608mila e le 699 mila unità; a seguire i servizi sanitari e dell’istruzione (da 513mila a 629mila unità). Anche l’industria manifatturiera sarà protagonista di molte offerte di lavoro con un numero di offerte compreso tra le 333 mila e le 471 mila unità. Molto, però, dipenderà dall’andamento dell’economia nazionale e internazionale ma, soprattutto, dal turnover generazionale.

Le imprese specializzate in “Meccatronica e robotica” daranno un’opportunità che dovrebbe attestarsi tra le 76mila e le 106mila richieste nell’arco di 5 anni. Le figure più richieste in questo settore saranno: i tecnici per l’automazione e per i sistemi meccatronici, i tecnici per la gestione e manutenzione ed uso di robot industriali, i progettisti di impianti industriali e gli addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.

Buone opportunità saranno poi date dalla cosiddetta “Green economy” che proporrà una serie di lavori che vanno sotto il nome di ‘Green jobs’. Qui la quota di occupati dovrebbe oscillare tra i 480mila e i 600mila lavoratori che si distribuiranno tra figure tradizionali riviste in chiave più innovativa e figure professionali del tutto nuove. Alcuni esempi sono: l’esperto in gestione dell’energia, il chimico del verde, l’esperto del marketing ambientale, l’installatore di impianti a basso impatto ambientale.

Importante anche il settore della “Mobilità e logistica” che andrà alla ricerca di un numero di lavoratori compreso fra 78mila e 99mila. Si segnalano in particolare: i controllori del traffico aereo, navale e ferroviario e i conducenti di mezzi pesanti.

Infine, un accenno al settore “Energia”, che avrà un fabbisogno compreso fra 38mila e 41mila unità. Quest’ultimo richiederà soprattutto tecnici per la produzione di energia elettrica, addetti ai controlli chimici e conduttori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti e trattamento e distribuzione acque.

Le nuove figure digitali

Alcuni profili lavorativi hanno subito una crescita imponente negli ultimi 5 anni. A dirlo la classifica LinkedIn Emerging Jobs Italia 2019 che parla dei nuovi trend emergenti.

Nella top ten delle professioni più ricercate nell’ambito digital troviamo professioni già molto conosciute come il Digital Marketing, che progetta e sviluppa strategie di marketing e comunicazione online e altre emergenti come il Data Scientist che gestisce i big data traendone informazioni rilevanti per il business grazie alla conoscenza dei linguaggi di programmazione.

Sono sempre più richieste figure specializzate con il compito di gestire e seguire il trattamento dei dati personali: tra queste, quella del Data Protection Officer ad esempio, è stata introdotta dal nuovo regolamento europeo in materia di protezione di dati personali.

Poi, con alle spalle una laurea in Giurisprudenza o Ingegneria e un master in Data Protection, il “Legal Tech”. il consulente legale 3.0, sarà richiesto per le sue doti e conoscenze legate alla privacy online, al GDPR, alla reputazione online, all’IT e all’etica del web.

Tra i mestieri emergenti e che nel 2020 cresceranno ancora e troviamo il Warehouse Operative o Responsabile Magazzino, figura che ha subito una netta crescita in concomitanza con lo sviluppo degli e-commerce, e il “Digital HR”, evoluzione del tradizionale settore delle risorse umane. Attraverso alcuni social network specifici, come LinkedIn o Facebook, questa figura ha il compito di ricercare e selezionare personale per la propria azienda o per altre con grandi benefici in termini di costi e tempo.

Sempre più richiesto dalle imprese è il “Software & App developer” con il compito di realizzare l’infrastruttura web e software, con una disponibilità di posti di lavoro di circa 1,2 milioni. Non da meno sarà anche l’’“Energy Manager”. Nel tema molto attuale della sostenibilità, questa sarà la figura richiesta per assolvere compiti che vanno dall’individuazione degli sprechi alimentari alla definizione di investimenti sostenibili, dal miglioramento della redditività aziendale alla riduzione dei costi e dei rifiuti prodotti. Secondo un recente rapporto di Confindustria, attualmente in Italia c’è una richiesta di 1,6 milioni di unità.

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