I prossimi circuiti dicono Red Bull.
Il GP degli Stati Uniti ha permesso a Verstappen di incrementare il proprio vantaggio su Hamilton, con attualmente dodici punti di distanza. Ma in tutti i prossimi GP non sarà solo la prestazione a fare la differenza. Ma, come dimostrato anche nelle ultime gare, l’affidabilità. Ne sono un esempio Red Bull e Mercedes, costrette per questo a superare il limite della power unit. La Red Bull ha introdotto la quarta power unit per Verstappen in Russia. Hamilton, nonostante il risultato negli USA, è costretto a spingere al massimo per recuperare il distacco di Verstappen. Andiamo ad analizzare i singoli tracciati per scoprire quale delle due vetture potrà essere, teoricamente, quella più propensa alla competizione da qua alla fine della stagione.
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7 novembre a Città del Messico
Sul tracciato di Città del Messico, la rarefazione, impone un assetto aerodinamico identico a quello di Monaco, con un carico massimo generato di poco superiore al sessanta percento. Le performance della power unit sono fortemente condizionate dalla rarefazione dell’aria. Qui è in vantaggio la power unit Honda, per via del diametro maggiore del suo turbocompressore e per l’elevata efficienza della parte elettrica. È fondamentale centrare le temperature di utilizzo degli pneumatici, perché questo costituirà probabilmente il vantaggio più importante.
14 novembre a Interlagos, Brasile
Il tracciato di Interlagos, in Brasile, può essere nettamente suddiviso in due parti, cercando un assetto di compromesso tra la sezione più veloce e i due settori più guidati. È caratterizzata da un curvone in salita che si conclude con il rettilineo del traguardo. Il vantaggio della power unit Honda, come in Messico, risiede nella turbina di dimensioni maggiori rispetto a quella Mercedes.
21 novembre, l’esordio della F1 sul tracciato di Losail
Sul tracciato di Losail, la F1 non ha mai corso. I parametri da prendere in considerazione per vedere quale delle due contendenti possa essere in vantaggio, sono legati al suo layout, con lunghi settori guidati, oltre il rettilinio di partenza. Il vantaggio competitivo potrebbe essere determinato da bilanciamento e trazione. Da questa premessa potremmo dedurre che parrebbe più favorita la Red Bull che la Mercedes. Ma il fattore maggiore sarà dato dal corretto uso dei pneumatici e dalla loro gestione. Sarà difficile la determinazione degli assetti, date le temperature decisamente diverse nelle prove libere rispetto a qualifiche e gare che inizieranno al tramonto.
5 dicembre: la novità 2021 in Arabia Saudita
La novità 2021 è il circuito cittadino di Jeddah, che potrebbe possedere gli ingredienti tecnici necessari per ottenere una gara dall’esito incerto. Presenti lunghi rettilinei e curve di raggio non costante. Per il bilanciamento richiesto e per la capacità di generare carico con il corpo vettura, la Red Bull potrebbe essere in vantaggio. Per contro, non pare comunque una pista che potrebbe mettere in difficoltà la Mercedes. Trattandosi della penultima gara stagionale in Arabia Saudita, un ruolo non da sottovalutare, potrebbe essere quello delle seconde guide delle due squadre.
12 dicembre: la conclusione ad Abu Dhabi
Come da tradizione, la stagione si concluderà sul tracciato di Yas Marina. Si tratta di un tracciato dove la trazione, il bilanciamento dinamico e aerodinamico, risultano fondamentali. Red Bull, più che Mercedes, dovrebbe essere avantaggiata. Un’analisi effettuata dagli uomini Honda, ha rilevato che il layout di Yas Marina, risalterebbe le qualità della power unit giapponese, specialmente della sua parte elettrica.